Nella sua 16ª Sant’Agnese, la la Confraternita Balla che te passa ha eletto il suo fotografo e ritrattista Claudio Ferroni come annuale priore, dopo le elezioni nel tradizionale cenacolo dello Chalet dell’Arcobaleno di Vittorio Nuvolone.
Per il resto del “rimpasto della Giunta”, invece, il voto ha premiato l’usato sicuro: la Lima Sorda è Duilio Tazzi, Ju Zellusu è Rino De Vecchis, mentre la ‘Occa aperta è Concetta Giusti. Tutti e tre erano stati eletti negli anni scorsi, rispettivamente Zellusu 2008, Zellusu 2011 e ‘Occa 2010.
Completano il direttivo Balla che te passa il Presidente Emerito, Umberto Pilolli, la Lavannara Emerita, Rita Ferella, sempre eletti dal 1999 al 2006, e la Mamma deji cazzi deji atri Emerita, Alberto Orsini, che ha ereditato il titolo dal padre Alessandro, giornalista e cultore della maldicenza.
Ferroni, autore che ha dipinto a olio tutti i priori delle edizioni precedenti, dovrà ora procedere a un suo autoritratto allo specchio. Nel frattempo, ha presentato il grande dipinto di 50x100 centimetri, intitolato “Brindisi di Sant’Agnese”, il primo mai realizzato a tema maldicenza, con cui la Confraternita vuole celebrare il rito aquilano.
Tra i premi speciali assegnati nella serata, condita da numerose “lencuate” verso i presenti, quello a Gianfranco Chiodi, collezionista di santini e immagini sacre, che ha ricevuto un’effigie della moglie Paola trasformata nel santino di “Paola da San Giacomo”.
Il segretario a vita della Confraternita, Enrico Barigelli, è stato omaggiato con un “2 di briscola” gigante per il peso specifico che assume a casa nelle decisioni. Il priore uscente, Giampietro Foglietta, bersagliato per non aver presentato neanche una relazione di fine mandato mentre la Mamma emerita Orsini è stata bacchettata per i tardivi aggiornamenti del sito web della Confraternita.
Nel corso della serata sono stati distribuiti ai partecipanti il calendario 2014 di Balla che te passa e l’opuscoletto a colori di 16 pagine “Un anno di Confraternita” con i momenti più significativi delle varie conviviali, oltre al liquore Laurino del mastro erborista Gino Pelliccione, detto il Puppo.
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